mercoledì 21 febbraio 2018

Si può vivere di scrittura?

Sì, io lo faccio.

Sono uno scrittore? No, affatto.

Aspiro a diventarlo? Ogni fottutissimo giorno.

Di scrittori “classici”, ovvero coloro che vivono scrivendo storie per un medium esclusivo (sia esso il libro, il fumetto o l’audiovisivo) in Italia, e nel mondo, ce ne sono pochi.
La ragione principale è molto banale: sono in pochi a vendere così tanto da giustificare uno stipendio regolare.

Lo scrittore “non esclusivo” non è un eccezione, ma la regola.

Come dicevo all’inizio, io vivo di scrittura. Nel mio lavoro principale la scrittura ha un ruolo primario e di questo sono contento perché conosco e amo tutte le sfumature dello scrivere.

Mi piacerebbe, però, definirmi uno scrittore. Cosa che, allo stato attuale, non sono.

Vivo di scrittura, ma non scrivendo storie.

Ecco, l’obiettivo è ribaltare, nei prossimi anni, quest’ultima frase.

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