Il blocco dello scrittore non esiste.
“Gli scrittori scrivono tutto il giorno. È ok, non è da tutti. Ma se ti ritieni uno scrittore, muovi il culo e torna a lavoro”.
Parole di Brian M. Bendis, sceneggiatore, tra gli altri, di Daredevil, Jessica Jones e dei Vendicatori.
Ha ragione, ha dannatamente ragione.
Se non scrivi è perché non vuoi scrivere. Quella cazzo di pagina bianca, infatti, può essere sempre riempita.
Il mio problema, che spesso riconduco al fantomatico "blocco dello scrittore", è quella cazzo di ossessione verso la supposta perfezione.
"No, non va bene"
"Fa cagare"
"Cazzate, cazzate e ancora cazzate"
Basta.
Ho deciso di tornare all’origine di tutto. Voglio e devo scrivere per il solo piacere di farlo, perché ne ho bisogno.
Perché mi fa stare bene.
Un unico, semplice, imperativo per uscire dal blocco dello scrittore.
"No, non va bene"
"Fa cagare"
"Cazzate, cazzate e ancora cazzate"
Basta.
Ho deciso di tornare all’origine di tutto. Voglio e devo scrivere per il solo piacere di farlo, perché ne ho bisogno.
Perché mi fa stare bene.
Un unico, semplice, imperativo per uscire dal blocco dello scrittore.
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