giovedì 23 gennaio 2014

Ringraziamenti


Poco più di sei anni fa iniziava la mia carriera universitaria. Lasciavo Lanciano, la mia città natale, carico di rabbia, culmine naturale di cinque anni di liceo che mi avevano dato davvero poco, sia a livello didattico che umano.
Oggi, al termine del mio percorso accademico, quella rabbia è stata sputata, repressa, incanalata e assorbita lungo la strada. Nei sei anni che mi lascio alle spalle sono cresciuto, non solo di età, ma anche caratterialmente, diventando l'uomo che sono oggi.
Proprio questa consapevolezza di crescita mi spinge qui, oggi, di fronte a questo monitor, a buttare giù alcuni ringraziamenti. 
Sul blog e non sulla tesi, perché mi piace l'idea che tutte le persone che ringrazierò possano leggere e  rileggere questo post in qualunque momento.

Il primo grazie va al mio papà, che non ha mai smesso di portarmi a scuola. Il secondo ovviamente alla mia mamma, che mi ha insegnato ad essere forte nei momenti di debolezza.
Il terzo a te, che sei semplicemente la parte migliore di me.

In rigoroso ordine cronologico, poi, un grazie a tutti quelli che ho incontrato in questi sei anni e dai quali sento di aver preso qualcosa di buono.
Grazie ai membri storici del Marvel Italia Forum, la community di appassionati di fumetti che non solo mi ha tenuto compagnia nelle prime sere da studente fuori sede, ma ha anche risvegliato la mia passione per la nona arte, tanto da volerne fare il mio lavoro.
Un grazie ai compagni della triennale con i quali ho legato maggiormente e insieme ai quali ho affrontato le prime avventure accademiche, grazie agli amici che c'erano allora e che ci sono oggi.
Grazie alle inquiline storiche di via Renzo Da Ceri prima e di via Lorenzo il magnifico dopo. Grazie per l'accoglienza, la pazienza e la comprensione.
Grazie al team della migliore trattoria di Roma, "Da Gianni", nella quale ho lavorato e imparato l'umiltà del sacrificio.
Grazie agli amici della specialistica, che sono riusciti nell'arduo compito di farmi vivere questi due anni di magistrale con una leggerezza e una spensieratezza mai viste.
Fuori dall'ordine cronologico, poi, ci sono rapporti che non sono minimamente scalfiti dallo scorrere del tempo. 
C'è l'Acheronte, gli amici di una vita, presenti prima, durante e dopo questi sei anni.
C'è il "Gruppo Roccia", ai quali sono legati gli unici ricordi positivi degli anni del liceo e con i quali si continua da oltre 10 anni a crearne di nuovi. 

Infine ci sono gli ultimi, non quelli last but not least, proprio gli ultimi, cioè least a certi livelli, roba che proprio se eviti è meglio. Se ne potrebbe non parlare, è vero, non dargli attenzioni. Però a pensarci bene quando pesti una merda sei costretto a darle attenzione mentre la togli dalla suola della scarpa, e la prossima volta magari ti curi di stare più attento a dove metti i piedi.
Grazie quindi a tutte le merde che ho incontrato in questi anni, ho imparato a riconoscerle e spero a evitarle maggiormente nel futuro.
Anche le brutte esperienze e gli spiacevoli incontri hanno contribuito a rendermi ciò che sono oggi e, in definitiva, a farmi godere come un mandrillo in questo momento.

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